ETICA E POLITICA

Diretta da Roberta Sala

Comitato scientifico

Elvio BACCARINI (University of Rijeka)
Benedetta GIOVANOLA (Università di Macerata)
Beatrice MAGNI (Università degli Studi di Milano Statale)
Roberta SALA (Università Vita-Salute San Raffaele)
Fabrizio SCIACCA (Università degli Studi di Catania)

2. PRENDERE LA POLITICA SUL SERIO. Il realismo nella filosofia politica contemporanea

Autore: Greta Favara
Cartaceo: ISBN: 979-12-81331-05-1; prezzo: € 15,00
E-book: ISBN: 979-12-81331-06-8; prezzo: € 10,99

L’esercizio del pensiero filosofico-politico, specialmente quando è condotto con finalità normativa, è un atto immaginativo. Quando ci chiediamo se le circostanze politiche che abitiamo rispondono pienamente a criteri di adeguatezza normativa – quali, ad esempio, criteri di giustizia o di legittimità – non facciamo altro che chiederci se sia possibile immaginare un mondo politico alternativo al nostro che sia più desiderabile di quello attuale. In modo simile, quando ci interroghiamo sulle scelte che siamo chiamati a compiere in ambito politico, valutiamo quale corso d’azione sarebbe preferibile perseguire prefigurando gli scenari alternativi a nostra disposizione e confrontandoli sulla base della loro maggiore o minore desiderabilità.
Ma quanto in là possiamo condurre la nostra immaginazione politica? Vi sono dei limiti ai mondi politici alternativi, oggetto della nostra immaginazione, che possiamo considerare rilevanti da un punto di vista normativo, ossia in grado di porsi come guide della prassi politica nel mondo reale? Porsi questa domanda equivale a interrogarsi sulla relazione tra fatti e principi in filosofia politica, ovvero a chiedersi se vi siano dei limiti di natura descrittiva che avremmo ragione di porre ai mondi politici alternativi quando questo esercizio immaginativo assume una finalità normativa. Definire i confini dell’immaginazione in filosofia politica normativa e, di conseguenza, il rapporto che dovrebbe intercorrere tra fatti politici e principi politici è dunque cruciale al fine di poter condurre un’indagine normativa adeguata. I limiti che imponiamo all’immaginazione politica hanno un impatto sulle norme che dovrebbero guidare l’agire politico, sul modo in cui valutiamo il mondo politico che abitiamo e sul ruolo che assume il teorico politico stesso.
È dunque ben motivato l’interesse recente che l’indagine metodologica attorno alla relazione tra fatti e principi ha suscitato tra coloro che si occupano di filosofia politica normativa. All’interno di questo articolato dibattito, la corrente filosofica del realismo politico – corrente oggetto di studio di questo libro – ha assunto un ruolo centrale. Coloro che si fanno promotori dell’adozione di un approccio realista in teoria politica, infatti, prendono posizione rispetto questa fondamentale questione metodologica e ne offrono una lettura originale, perlopiù critica verso le metodologie tradizionalmente adottate in filosofia politica contemporanea. In questo libro, mi occupo di analizzare il realismo politico in quanto metodologia di ricerca per la teoria politica normativa e ne offro una sistematizzazione; ossia, mi occupo di chiarire in che modo realtà e teoria si intreccino all’interno di questo paradigma teorico.

1. GIUSTIZIA SOCIALE. Aspetti teorici e assetti istituzionali

Autore: Ingrid Salvatore
Cartaceo: ISBN: 978-88-99029-99-9; prezzo: € 19,50
E-book: ISBN: 979-12-81331-00-6; prezzo: € 14,99

Il volume ha per oggetto principale la potenziale tensione fra pluralismo e giustizia sociale, e più esattamente il nesso fra una concezione della filosofia politica intesa a elaborare e difendere un ideale di società giusta e una concezione della filosofia politica che la vede indirizzata a fronteggiare il fatto (inevitabile) del pluralismo delle società democratiche.